Estate 2021

Come ben sa chi ci conosce, il motto del Mastio è “IL GIOCO più BELLO è GIOCARE” e per questo al Mastio non si può … fare finta.

Al Mastio si vive di:

relazioni, condivisione, autenticità, bosco, pioggia e sole, spazi grandi che ci aiutano a stare vicini.

Alcune caratteristiche proprie dell’esperienza del Mastio, a partire dalla vita in tenda per tutti gli ospiti, anche i più piccoli, ci impediscono un efficace adeguamento alle normative ANTICOVID.

Non potremmo essere fedeli all’autenticità delle attività proposte, dal cucinare insieme sul fuoco al dormire nei rifugi autocostruiti nel bosco e allo stesso dormire in tenda (tende che per quanto confortevoli ed ampie non potrebbero ospitare più di due bambini).

Il bosco nel quale il Mastio è immerso non è stato addomesticato. Il nostro bosco viene curato ed accudito ogni anno con un impegnativo lavoro perché possa ospitare in tutta sicurezza i ragazzi. Questo lavoro è troppo oneroso da affrontare se l’apertura risulta incerta o peggio ancora, se una volta aperti ci dovessimo trovare a dover chiudere improvvisamente a causa di qualche contagio, rischio che a tutt’oggi non è scongiurato e non risulta improbabile.

Quest’estate, Covid permettendo, gli animatori e i lavoratori della Cooperativa si impegneranno nel prendersi cura del Mastio, perché possa conservare le sue caratteristiche di bellezza, ospitalità, ed unicità.

È inoltre difficile per la Cooperativa, che ogni anno offre opportunità lavorative a molte persone di tutte le età e dalle diverse provenienze, dover negare questa possibilità: la scelta di prorogare la chiusura anche quest’anno viene fatta per non correre inutili rischi e mantenere un futuro.

Abbiamo la responsabilità della gestione di una realtà molto complessa che coinvolge bimbi, ragazzi, famiglie e lavoratori e la decisione di sospendere l’attività del Mastio anche per l’estate 2021 ci sembra la più corretta.

Come abbiamo cercato di spiegarvi, gli aspetti da tenere in considerazione sono molteplici e speriamo di essere riusciti a illustrarvi le ragioni di questa scelta.

Ci diamo un nuovo appuntamento, alla prossima stagione, speriamo con un grande sorriso e dei veri abbracci.

Il cuore del Mastio, come sempre, batte anche a riposo! 😉

Lo Staff Mastio.

Open Day 2020

Da 40 anni aiutiamo i vostri figli a vivere una vacanza estiva, piacevole, creativa e utile.
Gli Open Day sono momenti importanti, dove potrete conoscerci di persona per toccare con mano la serietà e la passione che mettiamo nel nostro lavoro.


Aperimastio (Milano)

Organizzeremo un Aperimastio a Milano il 14 maggio, dalle ore 17:30, in Via Zuretti 47/7 c/o Associazione Genitori Festavventura.

Aperimastio 2020
Aperimastio 2020 a Milano

Fa’ la cosa giusta! 2020 (Milano)

Era prevista per quest’anno la nostra partepazione a Fà la cosa giusta! , fiera del consumo critico e degli stili di vita sostenibili, a sostegno di un Turismo Consapevole.
Purtroppo, la situazione sanitaria che viviamo ha obbligato l’organizzazione a rinviare la manifestazione a data da destinarsi.
Vi terremo aggiornati a riguardo.

Fa' la cosa giusta! 2020

In coerenza con questa scelta, prosegue il nostro impegno per fare in modo che il nostro villaggio abbia il minor impatto ambientale possibile:
– praticando la raccolta differenziata dei rifiuti;
– utilizzando vettovaglie in materiale lavabile, così da evitare rifiuti di plastica;
– conservando e manutenendo i muretti a secco per ridurre il dissesto idro-geologico;
– sostituendo il più possibile le staccionate con colture di siepi selvatiche, naturali, a valido ostacolo per i bambini senza rappresentare per gli stessi un’occasione di pericolo;
– facciamo e faremo molte altre cose: piatiamo nuovi alberi e ci prendiamo cura del nostro bosco e dei corsi d’acqua.

Al Mastio in Toscana

Abbiamo programmato un incontro al Mastio, in Toscana, per mostrarvi l’ambiente nel quale i vostri ragazzi soggiorneranno.
Ci ritroveremo per il 17 maggio dalle ore 15:00 alle 18:00.
Per maggiori informazioni su come raggiungerci, seguite questo link.

Invito al Vagamastio

Gentilissimi Genitori,
anche se credete sia passato il tempo del Mastio per i Vostri ragazzi, Vi scriviamo per proporre a Voi, ma soprattutto a loro, la possibilità di una nuova esperienza.

Il VagaMastio: un’avventura significativa e di crescita che si rivolge ai ragazzi dai 15 anni (anche se non ancora compiuti) ai 17.

Si tratta di una proposta di trekking in cui potranno mettere a frutto tecniche e competenze imparate negli anni al Mastio, confrontarsi con la “fatica” e l’entusiasmo della Strada, in un gruppo di pari, accompagnati da due esperti animatori.
Sperimentarsi nell’organizzazione di un cammino, vivere la scoperta del bosco, imparare a preparare uno zaino essenziale, piantare una tendina o adattarsi a una notte in bivacco saranno le nostre sfide e le nostre gioie. Non mancheranno giornate passate al Mastio per entusiasmarsi ancora con giochi e fuochi.

Se Vi piace la proposta, Vi chiediamo di far leggere ai Vostri figli la lettera allegata a questo messaggio.

Nella speranza di sentirVi presto,
un caro abbraccio dal Mastio

invito Vamastio 2018

invito Vamastio 2018

Campeggio e giovani marmotte

Il Mastio e le Giovani Marmotte

impariamo nodi e legature in campeggio

impariamo nodi e legature in campeggio

Facendo perno sulle caratteristiche del campeggio, immerso nella natura, l’animazione al Mastio può caratterizzarsi al meglio: i ragazzi vengono indirizzati verso attività ricognitive, esplorative, organizzative e creative tipiche delle Giovani Marmotte dei fumetti Disney.

impariamo a conosce gli alberi in campeggio a Vallombrosa

impariamo a conosce gli alberi in campeggio a Vallombrosa

I giovani ospiti vengono muniti di un piccolo manuale, idealmente accomunabile al Manuale delle Giovani Marmotte, che suggerisce indicazioni per l’attività nel campo.

I ragazzi trovano le pagine per realizzare nodi e legature, molto utili quando si cimentano nella costruzione di strutture con il legno recuperato nel bosco: zattere da far galleggiare sul laghetto, capanne o palafitte in cui passare una notte speciale, attrezzatture per la cottura del cibo alla trapper.

Grazie al manuale del campeggio, guidati dall’esperta organizzazione degli animatori, i ragazzi esplorano il bosco alla scoperta delle piante, tra le quali si possono scorgere principalmente abeti, pini, faggi e castagni e, come si può vedere dalle foto, qualcuno di loro può ricordare le sembianze di un fantastico uomo albero, pronto a prestarsi per caratterizzare un’ambientazione ispirata al Signore degli Anelli.

La cucina alla trapper

impariamo a cucinare alla trapper in campeggio

impariamo a cucinare alla trapper in campeggio

La cucina alla trapper, tra le attività ricorrenti al Mastio, si basa sulla cottura del cibo sulla brace, sfruttando utensili ricavati da rami, pietre, radici, foglie ed è un metodo di cucina semplice, utilizzato quando ci si trova all’aperto senza utensili e fornelli.
Per evitare di bruciare il cibo o di cuocerlo solo all’esterno, esso va cotto sulla brace e non sulla fiamma, possibilmente brace di legna grossa perché si consuma più lentamente.
Il fuoco va chiuso tra grosse pietre che delimitano l’uscita di fiamme e calore e possono essere sfruttate come appoggio.

ragazzi in campeggio che cucinano alla trapper

ragazzi in campeggio che cucinano alla trapper

In base al tempo che si riesce a tenere la mano vicino alla brace, se ne può stimare la temperatura:
8 secondi: temperatura sopra i 120 gradi
5 secondi: temperatura sopra i 175 gradi
3 secondi: temperatura oltre 200 gradi
1 secondo: temperatura oltre 250 gradi

Come utensili naturali si può usare un ramo di legno verde, perché più resistente al calore, che va ripulito della corteccia e appuntito per conficcarvi il cibo. Con legni a forcella, piantati in terra, si possono sostenere i bastoncini e gli spiedi oppure creare griglie e strutture più complesse.
Con una pietra piatta, invece, si può fare una piastra da disporre sulla fiamma viva. Con l’alluminio, infine, si possono rivestire i cibi per effettuare la cottura nella brace anziché sopra di essa.
Tra le ricette più semplici citiamo:
mele ripiene di zucchero (10 minuti di cottura)
carne al formaggio (15 minuti di cottura)
salsiccia e patate (20-30 minuti di cottura)
cipolle e zucchine ripiene (15 minuti di cottura)

La costruzione di strutture in legno

strutture in legno e corda realizzate in campeggio

strutture in legno e corda realizzate in campeggio

Nella galleria fotografica si possono notare differenti costruzioni in legno, realizzate dai ragazzi e dagli animatori, per i più molteplici scopi: troviamo panche e tavoli, zattere e remi, palafitte e rifugi di emergenza, strutture per la cottura alla trapper. Riportiamo alcune immagini qui a lato per praticità.
Vediamo la costruzione di un tavolo con panche.

Il tavolo è un elemento fondamentale nel campo: sul tavolo si può pranzare, ci si può ritrovare per fare lezione di inglese, o si passerà il tempo per lavori, disegni, costruzioni ma anche momenti di riposo.
Lo schema a lato mostra due esempi molto diversi di strutture in legno per il tavolo da campeggio: entrambe sono studiate per utilizzare poco legno e la prima fonda la sua robustezza sui quattro sostegni delle panche che vanno piantati solidamente nel terreno. Il piano del tavolo potrà essere di assi, di legnetti, corda, o altro. Sarà fondamentale fissare bene i due sostegni obliqui al traverso fra le due panche.

ragazzi in campeggio che costruiscono strutture in legno ed eseguono nodi e legature

ragazzi in campeggio che costruiscono strutture in legno ed eseguono nodi e legature

La seconda è una struttura di corda sostenuta da due pali verticali. E’ un disegno molto “marinaro”, nel senso che ricorda vagamente l’alberatura di una nave. E’ giusto ricordare che le corde utilizzate per le legature devono essere robuste e non elastiche, pena la perdita di forza e il cedimento dalla costruzione.
Da osservare anche il sostegno a metà panca: utile se l’asse è sottile e dovesse cedere per il troppo peso.
Queste strutture in legno vengono annodate secondo le indicazioni del Manuale: nodo piano, nodo incrociato, nodo paletto la fanno da padrona e con la corda in eccesso, se insufficiente per realizzare altre legature, si possono fare decori o fissare supporti per lampade e stenditoi.

Ragazzi, non vi sentite già delle Giovani Marmotte pronte a partecipare al campeggio?

Lo sapevate che…

La rivista Topolino, nelle sue attività di vacanze natura e avventura rivolte ai bambini e ragazzi, riporta il programma fantastico proposto al Mastio che vede il personaggio del Professor ZEC (interpretato da uno degli animatori) e la sua mitica Macchina dei Sogni animare i quattro turni di soggiorno al campo 1998.

La stessa rivista segue sempre con attenzione le attività di animazione proposte al villaggio nel 2001 e questa volta la Macchina dei Sogni del Professor ZEC conduce i ragazzi alla scoperta della Foresta dei Cristalli, il tutto ambientato nella vera e stupenda tenuta naturale statale di Vallombrosa, a pochi chilometri da Firenze. E’ questa una valle appartata a 560 metri di quota, completamente immersa nel bosco dove ogni giorno i ragazzi vivono una nuova avventura: una vacanza fantastica.

Nel 2003, a Topolino non sfugge che tra le attività di animazione proposte al campeggio del Mastio sia stato introdotto l’insegnamento della lingua inglese in collaborazione con il British Institutes. Alle attività ludiche della vacanza si aggiunge la possibilità di apprendere l’inglese con l’aiuto di animatori insegnanti madrelingua. Tutto ciò avviene attraverso il gioco per rendere più proficuo, naturale e facile l’apprendimento. E’ così che la foresta di Vallombrosa, sede del Mastio, diventa fantasticamente la foresta di Sherwood per l’animazione del campo.

la pubblicità del campeggio del Mastio su Topolino nel 2003

la pubblicità del campeggio del Mastio su Topolino del 10 giugno 2003

la pubblicità del campeggio del Mastio su Topolino nel 2001

la pubblicità del campeggio del Mastio su Topolino del 1 maggio 2001

la pubblicità del campeggio del Mastio su Topolino nel 1998

la pubblicità del campeggio del Mastio su Topolino del 2 giugno 1998

Ricetta Tarte Tatouille

Mario, il cuoco del Mastio, presenta la sua:

TARTE TATOUILLE

Questo piatto suona onomatopeico, quasi si trattasse di un velo che copre …la ratatouille, o meglio, la “scopre”!

Tar – ta –touille
La lingua rimbalza tre volte sul palato, prima di deglutire
Tar – ta –touille
Un ballonzolare di melanzane bollenti sulla lingua, che strascicano come lampare il formaggio, che insiste a filare
Tar – ta –touille
Un caracollare della forchetta, dal piatto alla bocca; incerti viaggi, grevi di aspettative.
Tar – ta –touille
Non è slurp, non è slap, non è burp; è tar – ta –touille
Tar – ta –touille
Solare ed essenziale, una logica rotonda come un pomo-d’oro, lucida come una melanzana.

E’ un piatto che non si dovrebbe nemmeno spiegare perché allora nasce l’equivoco, sorge il dubbio, casca l’asino: ma siccome ci troviamo in un ricettario, dobbiamo farlo, mi pare.
Allora trattasi di una ratatouille implosa, centripeta, composta di un tortino di melanzane appena stufate in padella, con un filo d’olio, dopo qualche ora di salatura per disamararle; queste fette di melanzana longitudinali andranno a foderare tanti stampini quante sono le bocche che vorrete stupire; a tergo si prepari, tagliate a dadini: brunoise, zucchine, peperoni gialli, in proporzioni variabili ma non troppo; anco vi si mescoli della santa provola affumicata, sebbene taluni prediligano la mozzarella e non di bufala, purchè si tratti di una buona mozzarella; quindi, tornando alle dosi, facciamo un terzo, un terzo, un terzo, lasciando un margine alle predilezioni gustative; basilico e menta aromatizzano alquanto bene la preparazione.
Ogni ingrediente, manco a dirlo, si cucina da sé, cioè a parte; il peperone stufato, la zucchina sbollentata, il formaggio crudo.
Da ultimo, si prepari una salsa di pomodoro crudo emulsionato: sbollentare il pomodoro, levargli la pelle e i semi di dentro, metterlo in un recipiente alto e stretto, delle proporzioni di una tazza da colazione; vi si aggiunga dell’olio extra vergine d’oliva, ma buono però (facciamo toscano), un pizzico di sale e pepe macinati al momento.
Si adagi, per servire la pietanza, codesta salsa nei piatti, sul fondo a mò di letto, e sopra si sforma il tortino passato al forno alcuni minuti, acciocché il formaggio fondi e fili; un ciuffo di basilico e/o di menta decorerà profumatamente la nostra… Tar – ta –touille.

Buon appetito!

il disegno del Mandala

Viaggiando attorno al mondo abbiamo scoperto il Mandala

Uno dei mandala realizzati dai ragazzi al campo estivo del Mastio

Il mandala delle costellazioni

I ragazzi del campo estivo ‘2014 hanno vissuto una serata di svago e creatività alla scoperta del mandala.
L’ambientazione ludica del campo li ha condotti nel misterioso oriente asiatico dove questo disegno s’è affermato soprattutto per via della cultura Buddista.
Il nome, che deriva dal sanscrito, significa “cerchio con un punto centrale” e si identifica con un’immagine di forma circolare che, a seconda della tradizione, assume un significato più o meno religioso, dimostrato dal fatto che a disegnare i mandala siano soprattutto sciamani, guide spirituali e detentori di saggezza.
Il Mandala rappresenta il processo mediante il quale il cosmo si è formato dal suo centro, si è evoluto, cambia, si rinnova, nasce e muore; attraverso un articolato simbolismo consente una sorta di viaggio iniziatico che permette di crescere interiormente.
Dopo un certo periodo di tempo, il mandala viene semplicemente “distrutto”, spazzando via i materiali di cui è composto (solitamente polveri colorate). Questo gesto vuole ricordare la caducità delle cose e la rinascita, essendo la forza distruttrice anche una forza che dà la vita.

I ragazzi all’opera

Uno dei mandala realizzati dai ragazzi al campo estivo del Mastio

Il mandala fiammeggiante

I ragazzi, muniti di gessetti colorati e divisi a gruppi, si sono sparsi tra i vari spazi nel verde a servizio del campeggio (tendone, lastricato davanti al Mastio, giardino ai campi alti) e hanno cominciato a immaginare e disegnare i loro mandala.

L’esperienza di vederli all’opera è stata altrettanto unica ed entusiasmante: c’era chi aveva già un’idea chiara da seguire, chi si imponeva nel voler certe forme piuttosto che certi colori, chi invece puntava tutto sul concetto che il disegno avrebbe dovuto esprimere; c’era pure chi si è lasciato guidare dal proprio libero spirito di creatore e ha realizzato un mandala molto grande, fino a due metri di diametro, con accostamenti di colori eccentrici.

Così, mentre la notte scendeva sul Mastio, i colori accessi e sgargianti dei Mandala, ravvivati dalle torce, rosicchiavano il grigio delle pietre dei lastricati. A disegni quasi ultimati, tutti i curiosi andavano a sbirciare i disegni altrui…

Impariamo insieme

Il disegno del Mandala è, con le sue proprietà di forme e colori, nonché i concetti espressi più o meno esplicitamente, sia un passatempo creativo dal punto di vista grafico, sia un interessante esercizio paragonabile alla scrittura di una poesia, una canzone, un racconto. E’ tutti gli effetti una forma di arte polidisciplinare.

Uno dei mandala realizzati dai ragazzi al campo estivo del Mastio

Uno dei mandala ispirati alla natura

Siamo certi che i ragazzi che leggeranno questo breve articolo, memori dell’esperienza al campo, saranno stuzzicati dalla voglia di ritentare un disegno del mandala, questa volta in totale autonomia senza la collaborazione (o l’interferenza) dei loro amici.
Il mandala può essere disegnato con pastelli o pennarelli su carta, ma anche con i gessetti su una lavagna di ardesia o un lastricato d’arenaria.

Uno sfondo scuro, nero o grigio antracite, mette maggiormente in risalto i colori: suggeriamo in tal senso un cartoncino nero da colorare con brillanti pastelli a cera.
E’ un esercizio creativo che consigliamo di inserire nei programmi di tutti gli insegnanti di disegno!

Percorso metato a Vallombrosa

Cosa è il metato?
Il metato è un piccolo edificio o locale in pietra o mattoni, un tempo destinato alla essiccazione delle castagne. Tale nome è tipico dell’Appennino tosco-emiliano, dell’Appennino Pistoiese, della Garfagnana, dell’Alta Versilia e dell’Appennino emiliano. In altre zone viene denominato più semplicemente seccatoio.

Come funziona il metato?
Il locale è diviso in due spazi attraverso un graticcio in legno o canniccio sul quale vengono depositate le castagne per l’essiccazione. Nello spazio sottostante viene acceso un debole fuoco di legna, solitamente di castagno, che brucia senza fiamma per circa un mese, tempo nel quale le castagne vengono spostate per un’essiccazione omogenea.
La castagna essiccata viene sbucciata e poi lavorata per essere trasformata in farina.

Dove si trova il percorso metato a Vallombrosa?
Il Percorso Metato è articolato all’interno del comprensorio Metato-Lago nella Foresta di Vallombrosa e la partenza si trova lungo la strada che da Vallombrosa porta al bivio della Consuma, a circa 2.5 Km dall’Abbazia, in località Casetta.
Per raggiungere la zona da Firenze si percorre la via Aretina in direzione Pontassieve – Pelago -Tosi oppure dall’Autostrada del Sole: uscita Incisa Valdarno – Reggello – Saltino, oppure uscita Firenze sud, Rosano – Pontassieve – Pelago – Tosi.

Una nuova avventura attendeva i ragazzi del campeggio nella foresta di Vallombrosa: la visita al metato

L’odore del fuoco e il suo dolce tepore si sprigionano dal camino appena acceso, mentre fuori alla vecchia Abbazia Benedettina la notte allunga le sue ombre che si confondono con quelle degli alberi secolari. Siamo al sicuro qui, nel Rifugio San Giovanni Gualberto della Guardia Forestale che ci ospita.

Siamo tutti qui: noi di Special English; da quest’anno, durante il nostro turno e per una notte, attrezzati di sacco a pelo e materassino, zainetto, borraccia e torcia, questa avventura sarà nostra.

Una nuova avventura per i ragazzi del Mastio nell’Antica Foresta di Vallombrosa!
Forse più tardi, riparati dal nostro pile caldo e dal nostro Kway, attenti a non far rumore con i nostri scarponcini da trekking, sgusceremo fuori da questo bel portone di quercia e andremo a guardare le stelle, o ad ascoltare i rumori del bosco. Domani ci raggiungeranno gli altri ragazzi del campeggio e con loro percorreremo il bel Percorso Metato, il sentiero che conduce alla vecchia cascina dove facevano essiccare le castagne: il Metato.
Ci saranno giochi, pic-nic e tante cose nuove da vedere, saremo di nuovo tutti insieme, bello!

Ma per il momento siamo noi, lo Special, i grandi: ci godiamo questa notte tutta nostra!

Metato a Vallombrosa – Firenze:
avventura per i ragazzi del Mastio nella Foresta di Vallombrosa

La cascina del percorso metato:
la cascina del percorso Metato Vallombrosa Firenze Toscana

L’interno della cascina:
l'interno della cascina del percorso metato a Vallombrosa Firenze

Il percorso metato a Vallombrosa:
percorso metato Vallombrosa

Maggiori informazioni sulla Riserva Naturale Statale Biogenetica di Vallombrosa.

Ricordando l’estate 2013

Carissimi tutti, Ciao.

Spulciando fra gli scritti della scorsa estate  ho ritrovato una lettera…
Forse un po’ anomala, sicuramente inusuale, racchiude però in sé la forza e lo spirito dell’animazione che proponiamo al Mastio.
Indirizzata inizialmente solo ad alcuni di Voi, desideriamo ora presentarla a tutti perché possiate partecipare delle idee, sensazioni, esperienze e molto altro che qui si vivono.

Cara Nonna,
campeggo estivo animatori al campoquest’anno non sono partita per andare in vacanza al mare ma è su un’Isola che mi sono ritrovata.
L’Isola del Tempo Perduto, con un Vulcano e il Laghetto.
Il Plancton del coraggio è rosso e quello dell’Ispirazione è bianco.
Il verde, La Speranza, è al sapor di menta e dopo la Traversata è stato davvero dissetante.
E’ così che abbiamo liberato i ‘3D’: Disperati, Derelitti, Dispersi.
Siamo andati a cercarli con Bussola e Cartina, fra mille difficoltà, e abbiamo regalato loro una nuova vita, un altro finale.
Perché perdersi si può, e a perder tempo lo si guadagna, ma non deve diventare un vizio perché se diventi un ‘3D’ poi è difficile ritrovare il sentiero e occorre che qualcuno ti venga a salvare.
Qualcuno in grado di perder tempo quel tanto che basta per poi ritrovarsi, giusto il tempo per crescere, per decidere, per guardare le stelle, giusto il tempo per sé e per gli altri.
Tempo perso? Tempo guadagnato, ed è subito un’altra storia. Una Storia Infinita.
E allora, quando il gioco si fa duro, i duri se ne vanno e noi rimaniamo. Scozzo a Scalpo o ad Alce Rossa? Dormire fuori nelle amache o nei rifugi della Forestale? Stare con Atreiu per sfidare Mork o non impaurirsi dei rumori del Bosco Frusciante? Non importano le prove che ci toccano, l’importante è superare la Palude della Tristezza, incontrare l’Essere Millenario che, anche se indifferente alle nostre piccole vite, saprà consigliarci per risolvere l’Enigma che ci assilla.
Chi sperava in una risposta semplice e lineare si sbagliava, il gioco è duro, no? E allora non può che esserlo un po’ di più! Così ci tocca l’Oracolo del Sud, la Prova delle Prove e, anche se non te lo dicono prima è lì che vedi te stesso, le tue paure e ti colori con esse, ti sfidi, ti metti in gioco e ti vinci.
La festa? Sì, la Festa poi viene ed è di quelle belle, piene, abbracci gli amici, canti con loro.
All’inizio nemmeno li conoscevi. Il primo giorno sembrava di essere al binario 9 e ¾ e di non conoscere nessuno.
Ora è diverso: potrei stringere queste mani al buio e riconoscerne i volti, i nomi.
Una Festa, sì, la Festa di un turno al Mastio.
Ciao, nonnina, peccato che tu sia fuori età per venirci.
Un abbraccio stretto dalla tua adorata nipotina che presto verrà a trovarti.

NB: I racconti che hanno ispirato l’animazione della stagione Mastio 2013 sono stati:
“L’Isola del Tempo perso” di Silvana Gandolfi ed Salani coll. Istrici e il grande e indimenticabile “La Storia Infinita” di M. Ende, in tutte le edizioni che è stato possibile recuperare e consultare. 

Insalata di carote e menta

ricette mastioI cuochi del campeggio hanno acceso i fornelli e stanno mettendo a punto il menù per l’estate 2013.
A questo proposito hanno segnalato una ricetta primaverile che pregano di comunicare a tutti i lettori.
Per la propria ricetta, Mario e Vittorio non potevano che ispirarsi a degli ingredienti che si possono trovare al campo in questa stagione e cosa c’è di più fresco e stimolante della “mentuccia” che cresce abbondante nei “campi bassi” del Mastio?

come fare l’INSALATA DI CAROTE E MENTA (mentuccia) per 4-6 persone

Ingredienti

400 gr di carote
100 gr di yogurt intero
1 spicchio d’aglio
1 cucchiaio di foglie di mentuccia tritate
1 cucchiaio di prezzemolo tritato
Un po’ di sale
Mario e Vittorio

Preparazione

Prendete le carote, lavatele , asciugatele, grattugiatele e conditele in una terrina con lo yogurt, aggiungete un poco di sale, le erbe tritate e l’aglio anch’esso tritato finemente.
Mescolate il tutto molto bene e lasciate riposare per 20 minuti in un luogo fresco.
Ora potete servire questa specialità (quale variante, potete sostituire le carote con le zucchine)!

Immagino già che per la prossima ricetta i cuochi del Mastio si faranno ispirare dalle fragoline di bosco che cominciano ad occhieggiare sotto i muretti a secco sia ai “campi bassi” che ai “campi alti”.

Alla prossima ricetta!

Siamo alla fine della scuola e si pensa alle vacanze …

Meno 30, 29, 28… il conto alla rovescia sta per arrivare agli sgoccioli e per milioni di studenti si prospetta la “pacchia” delle vacanze estive. Non altrettanto si può dire per i loro genitori che, nella maggioranza dei casi, dovranno aspettare ancora un po’ prima di potersi godere le ferie e che si trovano ora alle prese con il problema di non sapere a chi affidare i propri figli e come impiegare al meglio il loro tempo dopo la chiusura delle scuole.

Certo esistono varie possibilità: oltre a nonni e baby-sitter ci sono gli oratori estivi, i campi parrocchiali, le colonie, eccetera, fino ad arrivare a strutture private che offrono ai giovani ospiti vere e proprie vacanze all’insegna del divertimento, ma non solo.

Una di queste è il Mastio (www.mastio.it), un villaggio vacanza per ragazzi da 8 ai 14 anni nato nel 1979 come “Club delle Giovani Marmotte” sulle colline attorno a Firenze. Natura, avventura, grandi giochi a tema, spazi di creatività e studio dell’inglese sono gli ingredienti fondamentali dell’offerta del Mastio alle famiglie per i propri figli.

Durante tutto il soggiorno i ragazzi sono seguiti da animatori italiani e insegnanti animatori madrelingua inglese. E così, oltre alla lezione quotidiana in aula, i ragazzi avranno mille occasioni per sperimentarsi nella conversazione in lingua, imparando divertendosi l’inglese “vivo” dei madrelingua.

La mattina saranno svegliati da un: «…wake up, get out of bed….», mentre la notte verranno “consegnati” al giusto riposo con un britannico: «Silence please! Good night and sleep tight». Il tutto in compagnia di molti loro coetanei coi quali stringere nuove amicizie.

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