il disegno del Mandala

Viaggiando attorno al mondo abbiamo scoperto il Mandala

Uno dei mandala realizzati dai ragazzi al campo estivo del Mastio

Il mandala delle costellazioni

I ragazzi del campo estivo ‘2014 hanno vissuto una serata di svago e creatività alla scoperta del mandala.
L’ambientazione ludica del campo li ha condotti nel misterioso oriente asiatico dove questo disegno s’è affermato soprattutto per via della cultura Buddista.
Il nome, che deriva dal sanscrito, significa “cerchio con un punto centrale” e si identifica con un’immagine di forma circolare che, a seconda della tradizione, assume un significato più o meno religioso, dimostrato dal fatto che a disegnare i mandala siano soprattutto sciamani, guide spirituali e detentori di saggezza.
Il Mandala rappresenta il processo mediante il quale il cosmo si è formato dal suo centro, si è evoluto, cambia, si rinnova, nasce e muore; attraverso un articolato simbolismo consente una sorta di viaggio iniziatico che permette di crescere interiormente.
Dopo un certo periodo di tempo, il mandala viene semplicemente “distrutto”, spazzando via i materiali di cui è composto (solitamente polveri colorate). Questo gesto vuole ricordare la caducità delle cose e la rinascita, essendo la forza distruttrice anche una forza che dà la vita.

I ragazzi all’opera

Uno dei mandala realizzati dai ragazzi al campo estivo del Mastio

Il mandala fiammeggiante

I ragazzi, muniti di gessetti colorati e divisi a gruppi, si sono sparsi tra i vari spazi nel verde a servizio del campeggio (tendone, lastricato davanti al Mastio, giardino ai campi alti) e hanno cominciato a immaginare e disegnare i loro mandala.

L’esperienza di vederli all’opera è stata altrettanto unica ed entusiasmante: c’era chi aveva già un’idea chiara da seguire, chi si imponeva nel voler certe forme piuttosto che certi colori, chi invece puntava tutto sul concetto che il disegno avrebbe dovuto esprimere; c’era pure chi si è lasciato guidare dal proprio libero spirito di creatore e ha realizzato un mandala molto grande, fino a due metri di diametro, con accostamenti di colori eccentrici.

Così, mentre la notte scendeva sul Mastio, i colori accessi e sgargianti dei Mandala, ravvivati dalle torce, rosicchiavano il grigio delle pietre dei lastricati. A disegni quasi ultimati, tutti i curiosi andavano a sbirciare i disegni altrui…

Impariamo insieme

Il disegno del Mandala è, con le sue proprietà di forme e colori, nonché i concetti espressi più o meno esplicitamente, sia un passatempo creativo dal punto di vista grafico, sia un interessante esercizio paragonabile alla scrittura di una poesia, una canzone, un racconto. E’ tutti gli effetti una forma di arte polidisciplinare.

Uno dei mandala realizzati dai ragazzi al campo estivo del Mastio

Uno dei mandala ispirati alla natura

Siamo certi che i ragazzi che leggeranno questo breve articolo, memori dell’esperienza al campo, saranno stuzzicati dalla voglia di ritentare un disegno del mandala, questa volta in totale autonomia senza la collaborazione (o l’interferenza) dei loro amici.
Il mandala può essere disegnato con pastelli o pennarelli su carta, ma anche con i gessetti su una lavagna di ardesia o un lastricato d’arenaria.

Uno sfondo scuro, nero o grigio antracite, mette maggiormente in risalto i colori: suggeriamo in tal senso un cartoncino nero da colorare con brillanti pastelli a cera.
E’ un esercizio creativo che consigliamo di inserire nei programmi di tutti gli insegnanti di disegno!